I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

giovedì 15 settembre 2011

sivananda, seconda lezione: yoga sadhana












Sadhana significa: qualsiasi pratica spirituale che aiuti l’aspirante a realizzare Dio. E’ un mezzo per raggiungere il fine della vita. Senza Sadhana nessuno può raggiungere questo fine. La Sadhana varia secondo le attitudini, il temperamento e le capacità individuali. Puoi realizzare lo scopo della vita tramite quattro diversi sentieri, che conducono allo stesso obiettivo, cioè al raggiungimento della Realtà Ultima. Le strade sono diverse ma la destinazione è la stessa. Il Signore Krishna dice ad Arjuna: “In qualunque modo Mi si avvicini, in quello stesso modo io ricompenso, perché il cammino che si intraprende da ogni direzione, o Partha, è Mio.” 
I quattro cammini sono Karma-Yoga, Bhakti-Yoga, Raja-Yoga e Jnana-Yoga. Questa non è una divisione rigida. Non esiste una linea di demarcazione tra l’una e l’altra. Un cammino non esclude l’altro. Ogni cammino si fonde negli altri. In ultimo, tutti convergono e diventano uno.
Due sono i requisiti indispensabili nella pratica del Karma Yoga. Un Karma Yogi dovrebbe avere estremo non-attaccamento per i frutti del suo lavoro e secondo, dovrebbe dedicare tutte le sue azioni all’altare di Dio con il sentimento di Isvarapranidhana (resa al Signore). Il non attaccamento porta libertà e immortalità. Attaccamento è morte. Non attaccamento è vita eterna. Il non attaccamento rende un uomo assolutamente impavido. Quando così consacri tutte le tue azioni a Dio, svilupperai naturalmente devozione verso di Lui, e più grande è la devozione più vicino sei al Signore. Lentamente comincerai ad avvertire che Dio lavora direttamente attraverso il tuo corpo e i tuoi sensi. Adesso non farai più fatica nel compiere il tuo lavoro. Il pesante fardello che sentivi precedentemente a causa del tuo falso egoismo è adesso scomparso dalla vista, per non tornare mai più. La dottrina del Karma Yoga forma una parte integrale del Vedanta. Espone il rebus della vita e l’enigma dell’universo. Porta sollievo, soddisfazione e felicità a tutti. Ogni tuo pensiero ed ogni tua azione generano in te delle tendenze che influenzeranno la tua vita attuale e futura. Se compi buone azioni in uno spirito disinteressato ti librerai alto in regioni di pace e beatitudine. Karma Yoga distrugge l’orgoglio, l’egoismo e l’egocentrismo. Aiuta la crescita e l’evoluzione. Il più grande servizio che uno può rendere all’altro è impartire la Conoscenza del Sé. L’aiuto spirituale è il più alto di tutti. La causa alla radice di ogni sofferenza è unicamente l’ignoranza (Avidya). Taglia il nodo dell’ignoranza e bevi la dolce Beatitudine Nirvanica. Quel saggio che prova a rimuovere l’ignoranza degli uomini è il più grande benefattore nel mondo.
Bhakti-Yoga è il cammino della devozione ovvero dell’amore; ascoltare il Nome del Signore, cantare le Sue Glorie, ricordare la Sua presenza, servire i Suoi Piedi di Loto, adorarLo, prostrarsi di fronte a Lui, prendersi cura di Lui, amarLo come un Amico, e abbandonare sé stessi interamente a Lui rappresentano i nove metodi della devozione. Il devoto praticherà austerità, pregerà con frequenza Dio e gli offrirà adorazione mentale. Il devoto servirà il suo prossimo realizzando che il Signore risiede nel cuore di Tutti. Questa è la Sadhana per coloro che desiderano calcare il cammino dello Yoga della devozione. Non esiste potenza superiore all’amore. Puoi vincere i cuori degli altri unicamente tramite l’amore. Puoi vincere i tuoi nemici tramite il solo amore. Puoi domare animali selvaggi unicamente tramite l’amore. La gloria dell’amore è ineffabile. Il suo splendore è indescrivibile. Il potere dell’amore è inimmaginabile. La vera religione non consiste in osservanze rituali, abluzioni e pellegrinaggi ma nell’amare tutti. L’Amore Cosmico include tutto, abbraccia tutto. Alla presenza del puro amore tutte le distinzioni e le differenze, ogni odio, gelosia ed egoismo sono dispersi come le tenebre sono disperse dai raggi penetranti del sole mattutino. Non esiste religione più elevata dell’Amore. Non esiste conoscenza più elevata dell’Amore. Non esiste tesoro più elevato dell’Amore, perchè l’Amore è Verità, l’Amore è Dio. Questo mondo è sorto dall’Amore, esiste nell’Amore, e in ultimo si dissolverà nell’Amore. Un cuore senza amore è un deserto senza acqua. Dio è un oceano di Amore.
Lo studente che percorre il cammino del Raja-Yoga deve ascendere la Scala Spirituale passo dopo passo, stadio dopo stadio. Esistono otto gradini nel Raja Yoga; Yama, Niyama, Asana, Pranayama, Pratyahara, Dharana, Dhyana e Samadhi. Praticando Yama e Niyama all’inizio lo studente ottiene un addestramento etico e la purificazione della mente. Sviluppando l’amicizia, la misericordia e la compiacenza distrugge l’odio, la gelosia e la crudeltà di cuore e perciò ottiene serenità mentale. Praticando le Asana egli stabilizza la sua postura e conquista il perfetto controllo sul corpo e la sua padronanza. Quindi pratica Pranayama per arrestare le fluttuazioni della mente e distruggere Rajas (passione) e Tamas (inerzia). Il suo corpo diventa leggero ed elastico. Tramite la pratica del Pratyahara (distacco degli Indrya o sensi dagli oggetti dei sensi) egli acquista forza e pace mentale. Adesso è pronto per la concentrazione che arriva spontaneamente. Pratica meditazione ed entra in Samadhi. Attraverso la pratica combinata di concentrazione, meditazione e Samadhi (Samyama Yogico) riceve varie Siddhi (poteri). Adesso vede senza occhi, assapora senza lingua, ode senza orecchie, odora senza naso, e sente senza pelle.
Coloro che seguono il cammino del Jnana-Yoga o Vedanta dovrebbero in primo luogo acquisire i quattro mezzi di salvezza; Viveka, Vairagya, Shat-Sampatti e Mumukshutva. Viveka è la discriminazione tra il Reale e l’irreale. Vairagya è l’indifferenza agli oggetti dei sensi adesso e poi. Shat-Sampat è la sestuplice virtù; Sama (calma mentale), Dama (disciplina dei sensi), Uparati (sazietà), Titiksha (potere di sopportazione), Sraddha (fede) e Samadhana (mente unintenzionale). Mumukshutva è l’intensa aspirazione verso la liberazione. Successivamente dovrebbero avvicinare un Brahma-Nishta Guru (uno che è stabilito in Brahman o Dio), che ha pienamente realizzato il Supremo Sé e ascoltare le Scritture direttamente dalla sua bocca. Dovrebbero quindi riflettere e meditare su quello che hanno udito ed ottenere la realizzazione del Sé. Adesso il jnani esclama in gioia esuberante: “Solo l’Atman esiste, il Sé è l’unica Realtà. Io sono Brahman (Aham Brahma Asmi). Io sono Shiva (Shivoham). Io sono lui (Shivoham). Così, l’anima liberata vede il Sé in tutti gli esseri e tutti gli esseri nel Sé.
Ci sono altre tre forme di Yoga oltre a quelle sopra menzionate. Queste sono: Hatha Yoga, Mantra Yoga e Laya Yoga o Kundalini Yoga.
L’Hatha Yoga concerne il corpo fisico, le Asana, Bandha, Mudra, il voto di silenzio, il fissare lo sguardo, l’Hatha Yoga non è separato dal Raja Yoga. Prepara lo studente a impegnarsi nel Raja Yoga. Un Hatha Yogi comincia la sua Sadhana col suo corpo e il  Prana (respiro); un Raja Yoghi con la sua mente. Uno Hatha Yogi riceve diversi poteri quando la potente Kundalini Shakti raggiunge il Sahasrara Chakra (sito a livello della sommità del capo); un Raja Yogi ottiene poteri psichici dalla combinazione nello stesso momento delle pratiche di concentrazione, meditazione e Samadhi.
Il Mantra Yoga concerne la recitazione di certi mantra come Om Namo Narayanaya, Om Namo Bhagavate e Om Namah Sivaya.
Laya Yoga è Kundalini Yoga. Concentrarsi sul suono emanato dal loto del cuore è Laya Yoga. Laya è dissoluzione. La mente si dissolve in Dio proprio come un cubetto di ghiaccio nell’acqua.
I metodi sono differenti ma tutti mirano a distruggere questo piccolo arrogante “io”; la causa radice del legame e della sofferenza. Karma Yoga prepara la mente per la ricezione di Luce e Conoscenza. Espande il cuore ad infinitum. Distrugge tutte le barriere che si ergono sulla via dell’unità e dell’unicità. Bhakti e meditazione: anche loro sono Karma mentali. Non può esserci Jnana senza Yoga. Il frutto della Bhakti è Jnana. Hai compreso adesso la natura dei quattro Yoga e le loro interrelazioni? C’è un verso Sanscrito il senso del quale, in breve, è il seguente: “Gli Sastras sono infiniti; c’è molto da imparare; il tempo è breve; gli ostacoli sono numerosi; ciò che costituisce l’essenza dovrebbe essere afferrato proprio come fa il cigno nel caso del latte mischiato all’acqua”.

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