I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

martedì 26 luglio 2011

Abhaya mudra: mudra della rassicurazione














Abhaya mudra rappresenta rassicurazione e sicurezza, la mano aperta simboleggia l'allontanamento e il distacco dalla paura.

Il mudra si realizza con la mano destra o con entrambe le mani, posizionando la mano aperta in verticale davanti a sé, con le dita unite, levata in segno di protezione. Il pollice è adiacente alle altre dita. L'avambraccio è piegato ad angolo retto.

Nel mantra Om Namah Shivaya, la sillaba YA rappresenta il potere della protezione (Sthiti), indicato dalla mano anteriore destra nell'atto di assumere Abhaya mudra, il mudra che allontana la paura.

mercoledì 20 luglio 2011

sivananda, introduzione alle lezioni di yoga


Il Vedanta e lo Yoga si erge come una brillante stella cometa per lo studente della Filosofia Yoga, invitandolo nel misterioso mondo sconosciuto che entusiasticamente egli desidera esplorare, e incoraggiandolo a marciare avanti, fino a che sia raggiunto lo stadio nel quale tutti i poteri cari ad ogni cuore umano giacciono ai suoi ordini, e tutte le attrazioni terrene cessano di influenzarlo. Il fatto che ogni essere vivente lotti per ottenere la felicità è una verità, ma la felicità che raggiunge tramite le proprie azioni, per la sua più profonda insoddisfazione e sofferenza, scopre essere solo di durata limitata. Le gioie dei sensi sono transienti, e i sensi stessi sono logorati dall’eccessivo godimento. Inoltre, il peccato generalmente accompagna questi godimenti e rende l’essere vivente infelice al di là di ogni paragone. Perfino se i piaceri del mondo fossero goduti al massimo livello consentito dalla loro natura, perfino se fossero intensi, vari, e ininterrotti al massimo grado possibile, ancora la vecchiaia in tutta le sua forma insidiosa lo minaccia di morte e distruzione. Si dovrebbe ricordare che perfino i piaceri del paradiso stesso non sono in realtà più invidiabili di questi piaceri dei sensi; sono della stessa natura sebbene meno misti (alla sofferenza) e più duraturi. Inoltre anch’essi finiscono perché sono acquisiti tramite le azioni; e come le azioni sono finite anche il loro effetto deve essere finito. In una parola, c’è necessariamente una fine a questi piaceri. O ometto di poca fede! Perchè vuoi vanamente faticare per i piaceri, che sai non poterti soddisfare oltre il momento di godimento? Cerca la felicità immutabile, infinita e suprema che deve venire da un Essere nel quale non c’è cambiamento. Cerca e trova un tale Essere, e se solo avrai successo nella tua ricerca, allora puoi ottenere pura felicità da Lui. Tutte le grandi religioni del mondo proclamano con voce unanime che c’è Un Essere, proprio come è stato detto. Questo Essere, credimi, non è molto lontano da te. Anzi, ti è piuttosto vicino. Risiede nel tuo Tempio Corporeo, nei recessi più profondi del tuo cuore. E’ il Testimone silenzioso della tua mente, l’Osservatore di tutte le attività del tuo intelletto. E’ l’Essere Supremo delle Scritture, così altamente elogiato da Santi, Saggi, Yogi, Filosofi e Profeti. Questo Essere può essere realizzato da tutti tramite la pratica dello Yoga. E’ un fatto assodato che un qualsiasi numero di zeri non ha valore intrinseco a meno che il numero 1 non venga posizionato prima degli zeri. Allo stesso modo la ricchezza di tutti e tre i mondi non vale niente se non conduci una vita spirituale, se non cerchi di acquisire Ricchezza Spirituale, se non ti sforzi per ottenere la Realizzazione del Sé. Dovrai vivere nell’Anima o Sé interiore. Questo è il motivo per cui il Signore Gesù ha detto:”Cercate prima il Regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno date in più”. Ognuno di voi è una potenza in sé. Tu puoi influenzare gli altri. Puoi irradiare Gioia e Pace su milioni di milioni di persone, lontane e vicine. Puoi elevare gli altri persino da una grande distanza. Puoi trasmettere i tuoi potenti, elevanti per l’anima, e benefici pensieri agli altri, perché tu sei un immagine di Dio, macché, sei Dio Stesso nel momento in cui il velo di ignoranza che ti avvolge è strappato via. Questo mondo è una grande scuola. Questo mondo serve per la tua educazione. Ogni giorni impari numerose preziose lezioni. Se sei sufficientemente saggio da trarre il massimo vantaggio da tutte queste opportunità nello spirito dello Yoga, le tue capacità e la tua forza di volontà si espanderanno a un incredibile grado. Crescerai. Evolverai. Ci sarà uno sviluppo integrale. Marcerai diritto innanzi verso l’obiettivo. Tutti i veli cadranno, uno dopo l’altro. Tutte le limitazioni e le barriere saranno annichilite. Tutte le catene cadranno in pezzi. Riceverai sempre più Luce Divina, Conoscenza, Purezza, Pace e Forza Spirituale. Tu sei l’artefice del tuo destino. Tu stesso hai creato tutto questo. Tu stesso sei interamente responsabile per questo. Tu sei l’architetto delle tue stesse gioie e dei tuoi dolori. Proprio come il ragno o il baco da seta tessono una rete o un bozzolo, così anche tu hai creato questa gabbia tramite le tue stesse azioni, attrazioni, repulsioni e falso egoismo. Sei diventato lo schiavo della carne, schiavo del tuo corpo e della tua mente, schiavo di desideri innumerevoli. Sei affondato nei pantani della più profonda ignoranza. Non piangere, bambino mio! Non dare adito alla sofferenza! Un glorioso, brillante futuro ti attende! Sforzati di uscire da questa gabbia di illusione proprio adesso, in questo preciso secondo. Se il tuo tentativo è onesto e sincero, se ti sforzi con tutta la tua forza e intendi raggiungere l’obbiettivo, allora grazie alla pronta Grazia del Signore disperderai queste nuvole scure di ignoranza e brillerai nei tuoi veri colori, nella tua nativa gloria originale. Respingi l’idea erronea: “io sono il corpo”. Sviluppa la consapevolezza e la realizzazione del vero “io” dentro di te. Questo vero “io” è Sat-Chit-Ananda o Atman o Sé, la Coscienza Unica comune, il filo spirituale che collega tutti i cuori. Destati alla consapevole realizzazione della tua attuale unità con il Supremo Sé. Pensa al Sé continuamente. Come dice Tennyson: “Che la tua voce si alzi per me come una fontana notte e giorno”. Questa è la vera pratica spirituale (Brahma-abhyasa). Questo ti condurrà nel tempo alla realizzazione del Sé. Che la lotta sia accesa. Che il tuo sforzo sia sincero. Che il tuo motivo sia puro. Deve esserci disciplina di ferro, determinazione di ferro, volontà di ferro e Sadhana (pratica spirituale) di ferro. Non ci saranno difficoltà nell’ottenere la beatitudine finale della vita - una vita sublime nella sua natura, risplendente di luce spirituale, radiante splendore, vibrante di estasi e piena di Pace. Mere concezioni intellettuali di questo senso di unità non serviranno al tuo scopo. Devi veramente sentire ed esperire la verità dello stesso tramite l’intuizione. Devi diventare pienamente consapevole del Vero Sé, la base o substrato o fondamento di questo mondo, corpo, mente, Prana e sensi. Devi entrare in una coscienza in cui la realizzazione diventa parte integrante della tua vita quotidiana. Devi vivere questa ideale vita spirituale ogni giorno. Che i tuoi vicini sentano effettivamente come sei un essere interamente cambiato. Che odorino la Fragranza Divina da te. Uno Yogi completamente sviluppato non può mai essere nascosto. Proprio come fumi fragranti emanano dai bastoncini di incenso, così, dolce fragranza spirituale emanerà dal tuo corpo nel momento in cui raggiungerai la perfezione nello Yoga, perfino se ti fossi chiuso in una caverna nelle remote Himalaya. La maggior parte delle persone deve fare intensa Sadhana prima di poter raggiungere la realizzazione del Sé. Gli Sastra Hindu asseriscono con enfasi stupefacente: “Questo mondo di nomi e forme è irreale: Dio solo è Reale.” Gli oggetti che l’uomo del mondo considera preziosi vengono ignorati da uno Yogi, che li considera privi di alcun valore. Questo mondo, con tutti i suoi variegati piaceri, i suoi dolori, le sue gioie, le sue sofferenze, i suoi fiumi, le sue montagne, cielo, sole luna e stelle, esiste solo per fare sì che i frammenti dell’Unico Sé incarnato in così tante forme possano riguadagnare la loro perduta Divina Coscienza e realizzare la vera gloria originale e manifestare i poteri del Sé attraverso la materia che li riveste. Non esiste niente di simile alla materia inanimata. C’è vita in ogni cosa. La vita è coinvolta in un pezzo di pietra. La materia è vibrante di vita. Questo è stato conclusivamente provato dalla scienza moderna. Sorridi ai fiori e all’erba verde. Gioca con le farfalle e coi cobra. Stringi la mano a felci, cespugli soffioni e germogli. Parla all’arcobaleno, al vento, alle stelle e al sole. Conversa con torrenti, correnti, e con le onde turbinose del mare. Lasciati tenere compagnia dal tuo bastone da cammino e godi della sua dolce compagnia. Sviluppa amicizia verso tutti i tuoi vicini, cani, gatti, mucche, esseri umani, alberi; nei fatti, con tutta la creazione della natura. Allora avrai un ampia, perfetta, ricca piena vita. Allora realizzerai Dio. Allora raggiungerai il successo nello Yoga. Questo stato può a malapena essere descritto in parole finite. Dovrebbe essere avvertito e ne dovresti fare esperienza svelando la divinità interiore. Quando cominci ad apprendere che c’è un Sé in tutti questi nomi e queste forme, che Lui è lo stesso in un uccello o in una bestia, in un uomo o in una donna, in una pietra o in un pezzo di legno, e che tutti i poteri che vedi nel mondo sono latenti nelle sostanze “inorganiche”, che questo Sé è sempre lo stesso, e che non c’è né aumento né diminuzione nel Sé, allora lo Yoga diverrà una possibile conquista. Infatti hai già praticato lo Yoga, consciamente o inconsciamente, nelle tue vite precedenti, e questo è un punto di vitale importanza che non dovrebbe essere perso di vista. Tutto quello che devi fare ora è dare un potente momentum per accelerare il processo dello spiegamento della divinità e ottenere il Più Alto Traguardo della Vita - Perfezione, Pace, Gioia, Immortalità e Felicità.

giovedì 14 luglio 2011

Chinmudra, mudra della coscienza e Jnanamudra, mudra della conoscenza











Il dorso delle mani è appoggiato alla parte superiore delle ginocchia con abbandono. Così formiamo un triangolo con le braccia, che ha come vertice la testa.

Un senso di calma profonda, se rimaniamo in silenzio in questa posizione, ci pervade e ci colma, preparandoci alla meditazione o al prânâyâma.

Chin mudra ci aiuta a scendere nel nostro profondo. Pollice e indice sono uniti: l'unghia dell'indice sarà a metà del pollice, così da formare un cerchio, simbolo di unità; le altre dita sono invece tese, il palmo è rivolto verso l'alto. Il pollice rappresenta il sé profondo e l'indice il nostro ego. Quando l'ego scompare e si fonde nel sé, l'essere è realizzato.

Il mudra, con il cerchio realizzato tra pollici ed indici, rappresenta l'unione con la natura, l'unione del sè individuale con lo spirito universale.

La stesso mudra con il palmo rivolto verso il basso è Jnana mudra, mudra della conoscenza, la cui pratica regolare aiuta a stimolare la memoria, la concentrazione ed il processo di apprendimento.

domenica 10 luglio 2011

Ganapati Atharvasheersham - inno a Ganesha dalla Ganapati Upanisad (testo italiano)





















AUM bhadram karnebhih shri nuyaama devaah
bhadram pashyemaa kshabhirya jatraah
sthirairanga istushhtuvaansa stanuubhi
hvyashema devahitam yadaayuh

Om. Possa io con le orecchie ascoltare il bene!
Mentre compio i riti, possa io con gli occhi vedere il bene!
Mentre con salde membra rendo omaggio, possa io fruire una vita grata al divino!

svasti na indro vriddhashravaah
svasti nah puushhaa vishvavedaah
svasti na staarkshyo arishhtanemih
svastir no brihas patirdadhaatu

Gloria a Indra, dalla grande rinomanza!
Gloria a Pusan, detentore del tutto!
Gloria a Tarksya (Garuda), coronato dall’integrità!
Gloria a Brahspati, conferitore dei frutti!

AUM shaantih shaantih shaantih

Namaste Ganapataye
tvameva pratyaksham tattvamasi
tvameva kevalam kartaa asi
tvameva kevalam dhartaa asi
tvameva kevalam hartaa asi
tvameva sarvan khalvidam brahma asi
tvam saakshaada atmaa asi nityam
 

Omaggio a te, Ganapati! Tu sei il principio manifesto. Tu soltanto sei il creatore. Tu soltanto sei il sostegno. Tu soltanto sei il distruttore. Tu certamente sei tutto questo Brahman. Tu visibilmente sei l'eterno Atman. 

ritam vachmi
satyam vachmi
ava tvam maam
ava vaktaaram
ava shrotaaram
ava daataaram
ava dhaataaram
ava anuuchaanamava shishhyam
ava pashchaattaat

ava purasttaat
avo ttaraattaat
ava dakshinaattaat
ava chordhvaattaat
ava adharaattaat
sarvato maam paahi paahi samantaat 

Pronuncio ciò che è vero e giusto. Tu proteggimi, proteggi chi parla, proteggi chi ascolta. Proteggi chi dà, proteggi chi concede. Proteggi il discepolo che conosce i Veda. Proteggi a occidente, proteggi a oriente, proteggi a nord, proteggi a sud, proteggi di sopra, proteggi di sotto. Proteggimi ovunque, proteggimi completamente.

tvam vaanmayas tvam chinmayah
tvam aanandamayas tvam brahmamayah
tvam saccidaanandaad vitiiyo asi
tvam pratyaksham brahmaasi
tvam gyaanamayo vigyaanamayo asi
sarvam jagadidam tvatto jaayate
sarvam jagadidam tvatta stishhthati
sarvam jagadidam tvayi layameshhyati
sarvam jagadidam tvayi pratyeti 

Tu fatto di parola, tu fatto di pensiero; tu fatto di beatitudine, tu fatto di Brahman; tu sei la via del Saccidananda, tu sei il Brahman manifesto; tu fatto di conoscenza, fatto di discernimento. Tutto questo mondo da te viene generato, tutto questo mondo per te si mantiene, tutto questo mondo in te troverà dissoluzione, tutto questo mondo in te ritornerà.

tvam bhuumira apoanaloneelo nabhah
tvam chatvaari vaakpadaani
tvam gunatrayaatiitah
tvam avastatrayaatiitah
tvam dehatrayaatiitah
tvam kaalatrayaatiitah
tvam muulaadhaarah sthithoasi nityam
tvam shaktitrayaatmakah
tvaam yogino dhyaayanti nityam
tvam brahmaa tvam vishhnustvam rudrastvam indrastvam agnistvam vaayustvam suuryastvam chandramaastvam brahmabhuurbhuvahsvarom

Tu terra, acqua, fuoco, aria, etere, tu oltre i quattro stati della parola, tu oltre la triade dei guna,tu oltre la triade dei luoghi, tu oltre la triade dei corpi, tu oltre la triade dei tempi, tu dimori in permanenza nel mûlâdhâra, tu essenza della triade dell’energia, su di te gli yogî costantemente meditano. Tu Brahmâ, tu Vishnu, tu Rudra, tu Indra, tu Agni, tu Vâyu, tu Sûrya, tu Chandra, tu la sacra formula Bhûr Bhuvas Svah Om.

ganaadim puurvamucchaarya
varnaadim tadanantaram
anusvaarah paratarah
ardhendu lasitam
taarena riddham
etat tava manusvaruupam
gakaarah puurvaruupam
akaaro madhyamaruupam
anusvaara kshvaantyaruupam
bindu ruttararuupam
naadah sandhaanam
samhitaa sandhih
saishhaa ganesha vidyaa
ganakarishhih
nichri gaayatrii chhandah
ganapatirdevataa
AUM GAM ganapataye namah

ekadantaaya vidmahe
vakratundaaya dhiimahi
tanno dantii prachodayaat

Il principio dei Gana [G] emesso per primo, il principio dei suoni [A] subito dopo, l'anusvâra [M], sorta infine dalla mezzaluna: [il mantra GAM] la lode salvifica della tua forma umana. La lettera G, forma iniziale, la lettera A, forma intermedia, l'anusvâra, forma ultima, il punto (bindu), forma superiore, la risonanza (nâda) che le unisce insieme, la Samhita ne è la congiunzione: questo è il sapere di Ganesha. Ganaka è il saggio poeta, gâyatrî è il metro, Ganapati è la divinità. Om! Gam! Mi abbandono a Ganapati!. Conosciamo l’Unidentato, meditiamo il Signore con la proboscide, possa la zanna dell’elefante illuminarci

ekadantam chaturhastam
paashaman kushadhaarinam
radam cha varadam hastair
bibhraanam muushhakadhvajam
raktam lambodaram shuurpa
karnakam raktavaasasam
rakta gandhaanuliptaangam
rakta pushhpaih supuujitam
bhaktaanukampinam devam
jagatkaara namachyutam
aavirbhuutam cha srishh tyaadau
prakriteh purushhaatparam
evam dhyaayati yo nityam
sa yogii yoginaam varah 

Sull’Unidentato dalle quattro braccia, che porta il laccio e il pungolo, che con le mani allontana la paura ed esaudisce i desideri, il cui veicolo è il topo; su colui che è rosso, dal ventre prominente, dalle orecchie simili a ventagli sventolanti, dalle vesti rosse, dalle membra cosparse d'unguento rosso profumato, adornato con fiori rossi; sul dio compassionevole verso i suoi devoti, creatore dell’universo, principio manifesto, su colui che è il divino, oltre la prakrti e il purusha, su di lui sempre medita lo yogî tra gli yogî.

namo vraatapataye
namo ganapataye
namah prathamapataye
namaste astu lambodaraaya ekadantaaya
vighnanaashine shivasutaaya varadamuurtaye namah 

Mi abbandono al Signore delle moltitudini, a Ganapati, il più importante; rendo omaggio a te, dal ventre prominente, Unidentato, distruttore degli ostacoli, figlio di Shiva, esauditore dei desideri, a te mi abbandono.

AUM shaantih shaantih shaantih

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sabato 2 luglio 2011

Om Shrim Hrim Klim - Ganesha Bija Mantra



OM SHRIM HRIM KLIM GLAUM GAM GANAPATYE
VARAVARADA SARVAJNAM MINU VASAMAHA YE SVAHA

OM TATPURUSHAYA VIDMAHE
VAKKRATUNDAYA DHIMAHI
TANNO DANTIH PRACHODAYAT

OM TATPURUSHAYA VIDMAHE
EKADANTAYA DHIMAHI
TANNO DANTIH PRACHODAYAT

La prima parte è composta da Bija mantra (seme mistico di potenti suoni per dissipare la negatività ed invocare la divinità, superando i piani di umana coscienza e raggiungendo l'esperienza divina), la seconda parte è il Ganesha Gayatri.

SHRIM HRIM KLIM è il Mantra-Raja che invoca i tre aspetti della Dea suprema:

SHRIM seme verbale dell’esistenza, Lakshmi-bija, evoca la dea della fortuna.
SH rappresenta Lakshmi, R significa ricchezza, I soddisfazione, il suono SHRIM esprime il superamento del limite, lo scopo è ottenere potenza, bellezza e gloria.

HRIM seme verbale dell’energia, Shakti-bija, evoca la dea delle sfere Bhuvaneshvari, distruttrice del dolore.
H significa Shiva, R è la prakrtiti, I è la maya, il suono HRIM è il progenitore dell’universo, il suo scopo è la conquista del non manifesto e il superamento delle leggi dello spazio e del tempo.

KLIM seme verbale del desiderio, Kama-bija, evoca Maheshvari, grande dea compagna di Shiva.
K rappresenta il dio del desiderio, L è Indra, I esprime soddisfazione, il suono KLIM esprime la natura della gioia e del piacere, il suo scopo è il sapere trascendente.

GLAUM GAM GANAPATYE, semi verbali del dispensatore dei poteri mentali e dell’unione di macrocosmo e microcosmo.

VARAVARADA SARVAJNAM MINU VASAMAHA YE SVAHA
Onnisciente benefattore, afferma il tuo grande potere che benedice.

OM TATPURUSHAYA VIDMAHE VAKKRATUNDAYA DHIMAHI TANNO DANTIH PRACHODAYAT
Conosciamo l’intelletto supremo, meditiamo il Signore con la proboscide, possa la zanna dell’elefante illuminarci (con la zanna Ganesha scrisse il Mahabharata dettatogli dal saggio Vyasa).

OM TATPURUSHAYA VIDMAHE EKADANTAYA DHIMAHI TANNO DANTIH PRACHODAYAT
Conosciamo l’intelletto supremo, meditiamo il Signore con una zanna, possa la zanna dell’elefante illuminarci.