I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

venerdì 1 aprile 2011

sivananda, la potenza del pensiero






















La potenza del pensiero e le condizioni per una nuova civiltà

Il pensiero plasma l'uomo che, a sua volta, forma la civiltà. Dietro ogni avvenimento importante della vita e della storia del mondo, esiste una forma di pensiero; dietro ogni scoperta ed invenzione, dietro ogni religione e filosofia, ogni distruzione e creazione della vita, esiste il pensiero. Il pensiero viene espresso con la parola che lo trasforma in azione. Vero è il detto: "Tu diventerai quello che pensi". Ma come costruire una civiltà nuova? Risvegliando una nuova forza di pensiero. Come costruire una civiltà che possa garantire all'uomo la pace e la prosperità? Risvegliando nell'uomo la serenità, la virtù, l'amore. La centesima parte delle energie usate per rincorrere scopi vani sarebbe sufficiente per creare il pensiero che genererebbe la civiltà nuova.
Le armi nucleari e le altre invenzioni esiziali portano inesorabilmente la più totale distruzione. La natura diventa sterile e un senso di sgomento, di paura, di sospetto e di odio scende nel cuore dell'uomo, si insinua nella sua mente già vacillante, penetra nel suo fisico logoro, malato. Fermati, non discendere più oltre.
Nella nuova Civiltà nascerà un albero, di cui tutti mangeranno i frutti. L'uomo sarà giusto, generoso, amorevole con tutti, perché il benessere di tutti sarà la sua più grande felicità. In questa società ognuno darà al suo prossimo tutto quello che ha e riceverà tutto quello che ha donato. Non esisteranno più metodi di tassazione o di ripartizione degli utili. Non esisterà più la polizia né l'esercito. Scompariranno le ingiustizie sociali ed economiche. La virtù sarà l'unica sentinella che veglierà nel mondo. Risvegliamoci, l'ora è giunta ormai. Muoviamoci incontro alla vita.

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