I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

sabato 15 dicembre 2012

Shiva Nataraja e Pashupati, il Signore della danza e degli animali

























Shiva è il Nataraja,il Signore della danza, la sua è la danza cosmica, mediante la quale l'universo viene manifestato, conservato e riassorbito. Secondo la cosmologia hindu l'universo non ha sostanza.
La materia, la vita, il pensiero non sono che relazioni energetiche, ritmo, movimento e attrazione reciproca. Il principio che dà origine ai mondi, alle varie forme dell'essere, può dunque essere concepito come un principio armonico e ritmico, simboleggiato dal ritmo dei tamburi, dai movimenti della danza. In quanto principio creatore, Śiva non profferisce il mondo, lo danza.

Rudra abita le foreste e le giungle. E' chiamato Pasupati, signore delle belve (Satapatha Brahamana, XII,7,3,20).

Al gregge di Siva appartengono tutti gli esseri viventi, compreso l'uomo.
In ogni forma d'esistenza sono presenti in grado diverso i differenti aspetti dell'essere. Non c'è dio senza animalità, nè animale senza umanità, nè uomo senza parte di divinità.
In ogni uomo si distinguono tre componenti, chiamate 'pati, pasu e pasa'.
Coloro nei quali è dominante l'aspetto pati sono sapienti prossimi agli dei, che comprendono le regole del gioco divino, della creazione, e vi partecipano. L'insieme degli uomini in cui predomina l'elemento animale è chiamato pasu (gregge). Un elemento astratto 'pasa' ( il vincolo) esprime l'unità e l'interdipendenza di tutte le forme della vita.
Pasa è l'insieme delle leggi che tengono uniti i vari elementi della materia e dell'essere vivente intrappolato nella creazione. Non c'è altra morale che il rispetto del pasa, del vincolo, ossia dell'interdipendenza in noi dell'animale e del divino, e della realizzazione del posto che occupiamo nell'insieme dell'opera divina, delle affinità che ci legano alle specie animali e vegetali, e delle responsabilità che questi rapporti implicano. Si può definire il pasa come legge naturale, ossia la legge divina. Ogni altra legge morale non è che una convenzione sociale, la quale non può aver valore su un piano universale. Ogni vera morale deve conformarsi a queste leggi fondamentali su cui è basata la creazione.
Le convenzioni sociali fissate da leggi umane non hanno a nulla a che vedere con la religione. Ovunque si estenda il culto di Siva ritroviamo l'importanza attribuita al mondo animale e vegetale.

Siva guardò gli dei e disse loro: Io sono il signore degli animali... I coraggiosi Titani, gli Asura potranno essere distrutti solo se ciascuno degli dei e degli altri esseri assumerà la sua natura di animale. Gli dei esitavano a riconoscere il loro aspetto animale. Siva disse loro: Non è una riduzione riconoscere il proprio animale. (Siva purana, Rudra Samitha, V, 9)

Per vigilare sugli animali, sulle piante e anche sugli uomini, Siva creò i Vidyesvara (maestri del sapere) che appaiono in veste di geni delle foreste, satiri, ninfe, fate, angeli custodi. Sono i geni protettori della creazione.
Pasuapati ne è il capo e attraverso di loro si manifesta in tutti gli aspetti del mondo naturale.
Siva risiede nelle montagne e nelle foreste; là c'è il presentimento della sua misteriosa presenza e là, in caverne o luoghi isolati, gli si erigono santuari e gli si recano offerte.

Alain Danielou, Shiva e Dioniso

Nessun commento:

Posta un commento