I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

giovedì 6 novembre 2014

Guru Nanak Jayanti mantra


























Oggi è il Guru Nanak Jayanti , il compleanno del fondatore del sikhismo.
Per celebrarlo, uno dei più importanti mantra in Gurmukhi, l'alfabeto codificato dai Guru sikh per diffondere la scrittura superando le distinzioni di casta:
AADES TISE AADES

sabato 1 novembre 2014

Versetti del Dhammapada















dal Dhammapada (pāli, in sanscrito Dharmapada o Udānavarga), Cammino del Dharma, testo del Canone buddhista formato da 423 versetti. Secondo la tradizione, sono stati realmente pronunciati da Buddha.

157

Se siamo cari a noi stessi

ci veglieremo solleciti

giorno e notte.

158

E' saggio

consolidare se stessi

prima di dare indicazioni agli altri.

159

Il più difficile dei discepoli siamo noi stessi.

Pratica quello che insegni:

doma te stesso

prima di cercare di domare altri.

160

In verità è su di noi

che possiamo contare;

come contare

su qualcun altro?

E' un raro rifugio

arrivare ad affidarci

a noi stessi.

161

Come un diamante taglia la pietra

in cui un tempo albergava

così può sbriciolarti il male

che tu stesso compi.

Cresce la presunzione e la brama degli stolti

con l’esigere immeritata autorità

riconoscimento e compenso;

la falsità colora la loro sete

vogliono esser visti

potenti e perspicaci.

Come un’ape raccogliendo il nettare

non nuoce né danneggia

il colore e il profumo del fiore

così il saggio si muove

nel mondo.

Non soffermarti sugli errori

e i difetti degli altri;

cerca invece di esaminare

con chiarezza i tuoi.

Non tua madre non tuo padre

né chiunque della famiglia

può darti dono più prezioso

di un cuore ben diretto.

E’ sempre un piacere

non avere a che fare con gli stolti.

Fa sempre bene incontrare chi è nobile d'animo

ed è una gioia viverci insieme.

Se compi un’azione salutare

falla di nuovo.

Gioisci nel ricordarla.

Il frutto della bontà è la contentezza.

Anche chi fa del male

può gioire

finché le sue azioni

non hanno dato frutti.

Ma maturati gli effetti

delle azioni

non potrà evitarne

le dolorose conseguenze.

Una mano senza ferite

può maneggiare il veleno

e non subire danno;

così il male non tocca

chi non lo compie.

Se con intenzione fai male

a una persona innocente

una persona pura e senza macchia

il male si ritorcerà contro di te

come sottile polvere gettata nel vento.

Alcuni rinascono come esseri umani

chi fa del male rinasce in un inferno

chi fa del bene nella beatitudine

e il puro entra nella terra senza sentieri.

Non c’è luogo sulla terra

non caverna di montagna

non oceano né cielo

dove sfuggire le conseguenze

delle cattive azioni.

Non c’è luogo sulla terra

non caverna di montagna

non oceano né cielo.

giovedì 23 ottobre 2014

Diwali, festa di Lakshmi, della casa e della luce























Oggi si celebra Diwali, la festa delle luci, in onore di Lakshmi; in tale occasione per tradizione in tutte le case si pongono delle piccole candele alle finestre in modo che la dea possa passare a benedirle.
Le celebrazioni si svolgono soprattutto attraverso cerimonie casalinghe, in cui si prega accanto alla sua puja offrendole doni; in particolare nella notte che segue la luna piena, Dusshera, si ritiene che la dea faccia visita alle case portando i suoi doni di ricchezza e che visiti solo le case pulite e abitate da gente volenterosa, tenendosi lontana dai pigri e dalla sporcizia.
Oltre ad ADI LASKSHMI, l'abbondanza illimitata, la dea si presenta in altre sette manifestazioni:
DHAYA LAKSHMI (abbondanza di cibo)
DHAIRYA LAKSHMI (abbondanza di coraggio)
SANTANA LAKSHMI (abbondanza di progenie)
VIJAYA-LAKSHMI (abbondanza di vittorie)
VIDYA LAKSHMI (abbondanza di conoscenza)
DHANA LAKSHMI (abbondanza di denaro)
e GAJA-LAKSHMI, l'abbondanza di fortuna, raffigurata insieme agli elefanti.

giovedì 16 ottobre 2014

l'alimentazione ayurvedica











“I cibi che accrescono la lunghezza vitale, la forza fisica, la buona salute, la felicità e la piacevolezza, saporiti, teneri, nutrienti, gradevoli sono cari a quelli che partecipano del sattva” (B.G. XVII.8).

L’ayurveda pone particolare attenzione al fuoco digestivo; considerando che tutti i cibi hanno specifiche qualità (sapore, potenza, effetto post-digestivo) che producono determinati effetti sull’organismo, l’ayurveda attribuisce un ruolo fondamentale all’alimentazione.
Anche ai cibi sono applicate le tre qualità rajas, sattva, tamas. Il cibo sattvico è quello che non disturba l’equilibrio e l’armonia del corpo e della psiche e sviluppa forza, amore e felicità.
In genere si può definire sattvico ogni cibo preparato con ingredienti freschi, maturati naturalmente, privi di additivi chimici, conservanti e coloranti.
È sattvico il cibo che promuove:
- Ayu, la durata della vita
- Sattva, purezza
- Bal, la forza fisica, la resistenza, la forza di annullare gli squilibri
- Arogya, salute e libertà da malattie
- Priti, piacere, soddisfazione
e ciò che è:
- rasya, saporito, piacevole, confortevole, gustoso, pieno di rasa
- snigdha, untuoso
- sthir, stabile, fermo, che dona forza
- hridya, piacevole al cuore, anima la beatitudine, cordiale
Una dieta sattvica:
- nutre il corpo e la mente
- conferisce calma e sicurezza interiore
- sviluppa una mente equilibrata, calma e pacifica
- promuove l’autostima, sicurezza e fiducia in se stessi
- sviluppa tolleranza e generosità
- dona salute fisica e mentale, vigore e forza fisica,
- accresce specificatamente il senso di soddisfazione e l’equilibrio
- rinforza e rende armoniosa la voce
- incrementa ojas.
Ojas significa “forza”, “vigore”, “potere”, “energia”, “vitalità”; ojas può essere considerata l’essenza più sottile che viene estratta dal cibo.
I cibi Sattvici sono la frutta e la verdura fresche, la maggior parte dei vegetali, semi, frutta secca e noci, cereali integrali e senza additivi chimici, olio d’oliva, legumi e germogli, acqua pura; gli alimenti sattvici nutrono il corpo, calmano e purificano la mente, contribuiscono ad eliminare le distrazioni; il potere di autoguarigione del corpo viene preservato ed è possibile raggiungere uno stato di perfetta salute.
I cibi rajasici sono gli alimenti troppo caldi, acidi, amari o troppo salati; nutrono il corpo compromettendo però la calma e la chiarezza mentale. Questi alimenti stimolano eccessivamente il corpo e la mente: cibi caldi e piccanti, molto speziati, caffè, zuccheri raffinati e bevande dolci sono tutti alimenti rajasici.
Infine, sono tamasici gli alimenti privi di vitalità che causano una perdita di energia vitale; il corpo perde la sua capacità di autoguarigione, il sistema immunitario si indebolisce e un senso di inerzia si impossessa della mente; nascono sentimenti negativi, paura e rabbia. Carne, alcol, aglio, cipolla, aceto sono tutti cibi tamasici.


giovedì 25 settembre 2014

Durga Navratri












Iniziano oggi le nove notti di festa in onore della dea Durga e delle sue nove forme
celebrate attraverso mantra e canti devozionali come Shree Durga Raksha Mantra e Mahishaasura Mardhini

venerdì 29 agosto 2014

Ganesh Chaturthi 2014























Oggi è il Chaturthi, compleanno di Sri Ganesha! Iniziano i festeggiamenti, che si concluderanno con l'immersione rituale nelle acque.
Lo celebriamo con i suoi dolcetti preferiti, con danze, canti devozionali e antichi e mantra

domenica 17 agosto 2014

sabato 12 luglio 2014

Guru Purnima












Oggi, giorno di luna piena del mese di Ashadha,  si festeggia Guru Purnima, una giornata dedicata alla venerazione del Guru.
In questo giorno speciale è disponibile una grazie divina infinita e proprio per questo i discepoli possono migliorare e approfondire il legame con il Guru; il discepolo celebra la presenza del Guru nella propria vita esprimendo gratitudine, amore, rispetto e abbandono al Guru.
E' anche l'occasione per prendere atto di tutte le belle trasformazioni che si sono manifestate nella vita per la grazia e la guida del Guru.

lunedì 7 luglio 2014

Ganesha Kavach


















Mayuresham gunatmanam parabrahma svarupinam Vignhesham bhaktabaradam bhaje meh bhrstasidhaye

Principio dei Guna, peculiare forma dello spirito divino
 Distruttore degli ostacoli, sostieni me devoto che mi rivolgo a te con fede

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

O volto d’elefante, Signore che rimuove ogni ostacolo!

Sumukhah patu me vaktram sunrtah patu me drsham
Payad bhalam madasrotah ahamkar vinasakrt

Viso particolare, guida la mia parola, o gioioso guida il mio coraggio
O protettore indicami il nettare della conoscenza per rimuovere l’ostacolo residuo della mia individualità

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

Srutirupah sada rakset sarvatah sahi me srutim
Vedavakpti me vacham anekapo mukham mama

Forma del sapere sempre guidami nel raggiungere la rivelazione in ogni modo
Recitando i Veda con il mio volto, con la mia bocca, con la mia parola

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

Skandhou patu balisthoyam hrdayam patu me sada
Lambodara udadaram payat patu navim sa visvasrt

Tu che guidi la giovinezza di Skanda, guida sempre il mio cuore alla conoscenza
Signore dal grande ventre protettore della conoscenza superiore guidami dalla giovinezza alla maturità della conoscenza divina

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

Riddhi siddhipatih patu asta tabhyam prapatrayet
Karyartha sah svananda phala dasyad gurustatha

Il Signore delle Siddhi mi guidi affinché da lui sia condotto all’illuminazione
Colui che compirà il dovere di offrire lodi al maestro avrà il frutto della beatitudine

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

Kalu mayi duritat patu manah kuryatsa sanskrtam
Parabrahma svarupatma kuryadvasam sada hrdi

Portami fuori dalle difficoltà, guida l’intenzione di chi desidera pronunciare il sanscrito
La forma propria dello spirito divino sia ben pronunciata continuamente nel cuore

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

Dustan sada daye nityam sajjannam sahayakrt
Sajjannam preraye nityam ganesho bhakta bhatchalah
Rastram patu svara rupo viratatstha samridaye
Visva kalya na krtyam sarva kama prapurayeh

Compagno che mi assisti, indicami sempre come nutrirmi di virtù
o Ganesha, spingi sempre chi ti è devoto alla virtù che svela l’illusione
Guida l’intelletto del tuo protetto alla totale immobilità
Rendi ogni cosa propizia affinché tutti i desideri si dissolvano

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

Etad Ganesha kavacham bhaktimanyah padhe narah
Sausmimsch yuge nityam Ganeshashya prasadatah
Loka kalya na karisyah punatymasyah sunichchidam
Sthirachchitah sada nityam Ganeshasya priyo bhavet

Chi reciterà con devozione i versi del Kavacham di Ganesha
Sarà in eterno unito al Soma facendo offerte a Ganesha
Chi compirà il rito al mattino avrà a proprio favore l’intelletto divino
Chi offrirà lodi continuamente diventerà in eterno caro a Ganesha

Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana
Gajanana gajanana vighna vinayak gajanana

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sabato 28 giugno 2014

inni cosmici dal Rg Veda: lode al divino

















Ruscelli gioiosi di lode
Rg-veda X, 68, 1

Come il clamore di uccelli cauti che nuotano nell’acqua,
come l’assordante tuono delle nubi di pioggia,
come ruscelli gioiosi che sgorgano dalla montagna,
così risuonino i nostri inni al divino.

La Luce dell’Umanità
Rg-veda X, 156, 4-5

O Risplendente, fa’ ora che il Sole,
questo astro imperituro, ascenda al cielo,
elargendo luce.
Tu, o Signore, segno luminoso per l’umanità,
il migliore, il più amato da tutti. Svegliati!
Dona forza a chi ti canta!


da Raimon Panikkar, Inni cosmici dei Veda, parte VII di The Vedic Experience, tr. it. I Veda, Mantramanjari

lunedì 2 giugno 2014

inni cosmici dal Rg Veda: luce e prosperità
















Il propiziatore della crescita
Rg-veda VII, 101, 2

Che il divino propiziatore della crescita delle piante,

che dona il suo sostegno alle acque e a tutte le creature che si muovono,

ci conceda triplice protezione per proteggerci

e triplice luce per aiutarci e assisterci!


Delizia di ogni cuore
Rg-veda VIII, 43, 31

O splendore ardente, fiamma purificatrice,

delizia di ogni cuore, con canti gioiosi

veneriamo te, il gioioso!



da Raimon Panikkar, Inni cosmici dei Veda, parte VII di The Vedic Experience, tr. it. I Veda, Mantramanjari

domenica 25 maggio 2014

Inni cosmici dal Rg Veda: il divino amico

























Un amico affettuoso
Rg-veda I, 91, 13-15
O Dio, rallegrati di dimorare nei nostri cuori,
come le vacche gioiscono nei verdi prati,
o come gli sposi gioiscono nella propria casa!
Quando un mortale si diletta con la tua amicizia,
allora, grande Saggio, tu gli concedi il tuo favore.
Salvaci, o Signore, dal dolore e dal tormento.
Vieni a noi, Signore, come amico affettuoso!

Il divino Amico
Rg-veda III, 59, 1
Colui che è chiamato divino Amico riunisce l'Umanità.
Il divino Amico sostiene la terra e il cielo,
vegliando sempre sull'Umanità, mai chiudendo un occhio.
Al divino Amico offriamo una copiosa libazione!

da Raimon Panikkar, Inni cosmici dei Veda, parte VII di The Vedic Experience, tr. it. I Veda, Mantramanjari

giovedì 1 maggio 2014

Inni cosmici dal Rg Veda: la luna e i venti











La Luna vigila 
Rg-veda I, 24, 10

Di notte le stelle appaiono fisse in alto.
Di giorno se ne vanno, non sappiamo dove.
Le leggi di Varuna sono esatte. 
La luna naviga di notte con occhio vigilante.

Che il vento soffi dolcezza
Rg-veda I, 90, 6-8

Possa il vento soffiare dolcezza,
i fiumi far scorrere dolcezza,
le piante produrre dolcezza,
per l’Uomo della Verità!
Dolce sia la notte,
dolce l’alba,
dolce la fragranza della terra,
dolce il Padre Cielo!
Possa l’albero concederci dolcezza,
il sole irradiare dolcezza,
le vacche produrre dolcezza 
in abbondanza!


da Raimon Panikkar, Inni cosmici dei Veda, parte VII di The Vedic Experience, tr. it. I Veda, Mantramanjari

domenica 6 aprile 2014

Om saha navavatu mantra












Om saha navaavatu
saha nau bhunaktu
saha viryam karavaavahai
tejasvi naavadhitamastu maa
vidviṣaavahai
Om Shanti Shanti Shanti Om !

Om. Possa proteggerci entrambi, possa nutrirci entrambi! Che noi, [Maestro e discepolo], possiamo acquisire insieme vigore, che il nostro studio sia luminoso, che mai tra noi si debba disputare.

invocazione introduttiva delle Taittiriya,  Kena e Svetasvatara Upanisad

mercoledì 19 marzo 2014

ardaas bahi mantra














ARDAS BAHI AMAR DAS GURU,
AMAR DAS GURU ARDAS BAHI,
RAM DAS GURU RAM DAS GURU,
RAM DAS GURU SACHI SAHI

"a Guru Amar Das la preghiera è stata rivolta,
Guru Ram Das garantisce che si realizzerà"

mantra rivolto a Guru Amar Das (il terzo Guru della tradizione Sikh che cominciò il langar, servizio delle mense gratuite e si assicurò che si provvedesse a tutti i bisogni di tutte le persone). Guru Ram Das (il quarto Guru che incarna la virtù del servizio) garantisce che il mantra sarà esaudito.


giovedì 27 febbraio 2014

Maha Shivaratri, la notte di Shiva




















“Shivaratri” è “la notte di Shiva”; il termine sanscrito Shivaratri ha più significati: “RATRI” viene solitamente inteso come il buio della notte, ma Shivaratri di fatto non ha alcuna relazione con il buio, anzi con lo stato speciale di sacralità di questa notte. Ossia, il buio di questa notte viene investito da una grande Grazia Divina: nel quattordicesimo giorno che segue la Luna Piena (secondo il calendario indiano Chaturdasi) la Luna si trova in un aspetto profondamente benefico nella sua relazione con il Sole. Per questo è un momento particolarmente favorevole per risentire pienamente la presenza divina.
Le Upanisad parlano di certi attributi fondamentali del Divino, quali la Verità, la Bontà e la Bellezza (SATYAM, SHIVAM, SUNDARAM), la Bontà (SHIVAM) rappresenta il principio-essenza di tutto quello che può esservi di più buono e favorevole per la nostra evoluzione spirituale, e questa bontà viene associata sia alla Verità Eterna (SATYAM) che alla Bellezza Assoluta (SUNDARAM).
Secondo molti saggi questo è il più importante messaggio spirituale di questo momento di Shivaratri; un messaggio spesso accompagnato da una richiesta forte verso una vita realmente spirituale: renditi utile (SEVA), con distacco e discernimento, per tutti gli esseri, vedendoli allora come delle manifestazioni del divino. Per questo, è necessario sviluppare prima di tutto la forza di amare, in maniera pura, sublime ed incondizionata. Il fatto di rendersi utile agli altri, con devozione e dono di sé, acquista un senso realmente spirituale solo quando lo facciamo in uno stato di amore profondo, capace di sacrificio e totale abnegazione. Allora quell’azione distaccata di renderci utili per gli altri, o in altre parole KARMA YOGA, è quella che ci determinerà in maniera decisiva l’evoluzione spirituale.
Ancora, i termini “SHIVA” e “SHANKARA” (un altro nome molto utilizzato di Shiva) significano il Benefattore, nel termine di SHANKARA, “SHAM” significa la coscienza piena di beatitudine (CIT-ANANDA), mentre “KARA” significa “Colui che la produce”. Cosi, SHANKARA etimologicamente significa “Colui che risveglia la Coscienza Divina e la Beatitudine Divina” in tutti gli esseri. SHANKARA (SHIVA) è pertanto colui che dona la Coscienza dell’infinita Beatitudine Divina a tutti quelli che trovano rifugio in lui.
Il segreto dell’intera Creazione viene simbolicamente rivelato nella descrizione tradizionale della forma di Shiva. Infatti, la semiluna sul capo di Shiva simboleggia la coscienza degli esseri umani; il fiume Gange che secondo la mitologia indiana cade dalle altezze trascendenti dei Cieli sulla testa di Shiva, per continuare poi, lungo i suoi capelli, fino alla Terra, simboleggia la misteriosa forza della vita universale; i serpenti che Shiva porta come bracciali e come segni della Sua Potenza Divina, rappresentano gli innumerevoli esseri animati. Lui sta seduto in un monte d’argento, e uno dei suoi amici più cari è Kubera, il Dio della Prosperità. Ma anche se Shiva possiede già tutto, Egli porta sempre con sé la ciotola del mendicante, per ricordarci senza sosta che qualunque ossessività o attaccamento sono un ostacolo sulla via del progresso spirituale. Shiva è completamente distaccato da qualunque cosa, e grazie a ciò Egli è diventato l’incarnazione eterna della Suprema Grazia Divina.
I tre occhi di Shiva rappresentano i tre mondi (Loka). Il tridente di Shiva è il simbolo del passato, del presente e del futuro (i tre aspetti del tempo) come pure del trascendere le tre qualità o tendenze (Guna): SATTVA, RAJAS e TAMAS, che rappresentano i riflessi specifici della Trinità della manifestazione: BRAHMA, VISHNU e RUDRA-SHIVA. I tre mondi, la triade del tempo, e anche le tre qualità (guna) rappresentano la manifestazione del Principio Divino (Ishvara) nel cuore di ogni essere. Allora, quando la Grazia di Dio penetra in profondità nel nostro cuore, possiamo innalzarci fulminei verso il divino (Paramashiva).
Soprattutto in questa notte – in particolare nella Grande Notte di Shiva, Mahashivaratri – è molto importante orientare totalmente i nostri pensieri al divino. In questo modo ci distaccheremo completamente dagli oggetti e dai desideri inferiori specifici del mondo materiale.
(da Swami Premananda)

Mantra dedicati a Shiva:
Shiva Chadrashekara Ashtakam
Shiva Nirvana Ashtakam
Shiva Namaskaratha Mantra
Shiva Mahamrityunjaya Mantra
Shiva Mantra Ghanapaathaa
Shiva Panchakshara e Shiva Shadakshara Stotram
Om Namah Shivaya Mantra
Shiva Tandava Stotram
Shiva Linga Ashtakam
Samba Sada Shiva Mantra

giovedì 9 gennaio 2014

narasimha bija mantra

narasimha ta va da so hum

bija mantra rivolto a Narasimha, avatar di Vishnu, per l'annullamento delle forze negative, per la protezione e la liberazione dal male.

mercoledì 1 gennaio 2014

Aadi Shakti - Kundalini Bhakti Mantra


























Aadi Shakti Aadi Shakti Aadi Shakti Namo Namo
Sarab Shakti Sarab Shakti Sarab Shakti Namo Namo
Pritham Bhagvati Pritham Bhagvati Pritham Bhagvati Namo Namo
Kundalini Mata Shakti Mata Shakti Namo Namo

Mi abbandono all'energia primordiale,
Mi abbandono all'energia che tutto pervade,
Mi abbandono al principio della creazione,
Mi abbandono all'energia della divina madre Kundalini.