I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)

venerdì 28 dicembre 2012

Om Ram Ramaya Mantra













 Om Ram Ramaya Svaha

Om la benedizione di Rama sia con noi



sabato 22 dicembre 2012

moola mantra














Sat-Chit Ananda Parabrahma
Purushotamah Paramahtma
Sri Bhagavathi Sametha
Sri Bhagavathe Namahah

OM - il suono primordiale dell'universo, l'universo vibra il suono
SAT - verità, libertà da tutti i vincoli
CHIT - conoscenza totale, intuizione e coscienza pura
ANANDA - beatitudine totale, realizzazione assoluta
PARABRAHMA - principio immutabile, eterno, onnipresente, illimitato

PURUSHOTHAMA - energia dell'incarnazione divina che ci eleva ed aiuta
PARAMATHMA - energia interiore suprema presente in ciascuno di noi

SRI BHAGAVATHI - Divina Madre Terra, intelligenza suprema
SAMETHA - insieme congiunti

SRI BHAGAVATHE - Divino Signore, intelligenza suprema
NAMAHAH - mi abbandono

Il Moolamantra descrive il percorso della manifestazione divina, inizia con l'invocazione alla realtà non manifesta, che è oltre il conosciuto, affinché si manifesti a livello terreno (Om). Si invitano la Verità (Sat), la Consapevolezza (Chit) e la Beatitudine (Ananda), realtà assolute, al di là dello spazio e del tempo (parabramha), a incarnarsi in una forma disponibile (purushotthama). Il divino non è lontano, è un’intelligenza dentro di noi (paramathma), che si manifesta nel suo aspetto femminile (bhagavathi) e in quello maschile (bagavathe), in comunione col divino (sametha).

sabato 15 dicembre 2012

Shiva Nataraja e Pashupati, il Signore della danza e degli animali

























Shiva è il Nataraja,il Signore della danza, la sua è la danza cosmica, mediante la quale l'universo viene manifestato, conservato e riassorbito. Secondo la cosmologia hindu l'universo non ha sostanza.
La materia, la vita, il pensiero non sono che relazioni energetiche, ritmo, movimento e attrazione reciproca. Il principio che dà origine ai mondi, alle varie forme dell'essere, può dunque essere concepito come un principio armonico e ritmico, simboleggiato dal ritmo dei tamburi, dai movimenti della danza. In quanto principio creatore, Śiva non profferisce il mondo, lo danza.

Rudra abita le foreste e le giungle. E' chiamato Pasupati, signore delle belve (Satapatha Brahamana, XII,7,3,20).

Al gregge di Siva appartengono tutti gli esseri viventi, compreso l'uomo.
In ogni forma d'esistenza sono presenti in grado diverso i differenti aspetti dell'essere. Non c'è dio senza animalità, nè animale senza umanità, nè uomo senza parte di divinità.
In ogni uomo si distinguono tre componenti, chiamate 'pati, pasu e pasa'.
Coloro nei quali è dominante l'aspetto pati sono sapienti prossimi agli dei, che comprendono le regole del gioco divino, della creazione, e vi partecipano. L'insieme degli uomini in cui predomina l'elemento animale è chiamato pasu (gregge). Un elemento astratto 'pasa' ( il vincolo) esprime l'unità e l'interdipendenza di tutte le forme della vita.
Pasa è l'insieme delle leggi che tengono uniti i vari elementi della materia e dell'essere vivente intrappolato nella creazione. Non c'è altra morale che il rispetto del pasa, del vincolo, ossia dell'interdipendenza in noi dell'animale e del divino, e della realizzazione del posto che occupiamo nell'insieme dell'opera divina, delle affinità che ci legano alle specie animali e vegetali, e delle responsabilità che questi rapporti implicano. Si può definire il pasa come legge naturale, ossia la legge divina. Ogni altra legge morale non è che una convenzione sociale, la quale non può aver valore su un piano universale. Ogni vera morale deve conformarsi a queste leggi fondamentali su cui è basata la creazione.
Le convenzioni sociali fissate da leggi umane non hanno a nulla a che vedere con la religione. Ovunque si estenda il culto di Siva ritroviamo l'importanza attribuita al mondo animale e vegetale.

Siva guardò gli dei e disse loro: Io sono il signore degli animali... I coraggiosi Titani, gli Asura potranno essere distrutti solo se ciascuno degli dei e degli altri esseri assumerà la sua natura di animale. Gli dei esitavano a riconoscere il loro aspetto animale. Siva disse loro: Non è una riduzione riconoscere il proprio animale. (Siva purana, Rudra Samitha, V, 9)

Per vigilare sugli animali, sulle piante e anche sugli uomini, Siva creò i Vidyesvara (maestri del sapere) che appaiono in veste di geni delle foreste, satiri, ninfe, fate, angeli custodi. Sono i geni protettori della creazione.
Pasuapati ne è il capo e attraverso di loro si manifesta in tutti gli aspetti del mondo naturale.
Siva risiede nelle montagne e nelle foreste; là c'è il presentimento della sua misteriosa presenza e là, in caverne o luoghi isolati, gli si erigono santuari e gli si recano offerte.

Alain Danielou, Shiva e Dioniso

sabato 8 dicembre 2012

Agni Gayatri Mantra
















Om Vaisvanaraya Vidhmahe
Lalilaya Dhimahi
Thanno Agni Prachodayath

Om, conosciamo la fiamma che tutto digerisce,
meditiamo sul fuoco mistico dalle sette lingue,
possa Agni illuminarci.



domenica 2 dicembre 2012