dal Dhammapada (pāli, in sanscrito Dharmapada o Udānavarga), Cammino del Dharma, testo del Canone buddhista formato da 423 versetti. Secondo la tradizione, sono stati realmente pronunciati da Buddha.
157
157
Se siamo cari a noi stessi
ci veglieremo solleciti
giorno e notte.
158
E' saggio
consolidare se stessi
prima di dare indicazioni agli altri.
159
Il più difficile dei discepoli siamo noi stessi.
Pratica quello che insegni:
doma te stesso
prima di cercare di domare altri.
160
In verità è su di noi
che possiamo contare;
come contare
su qualcun altro?
E' un raro rifugio
arrivare ad affidarci
a noi stessi.
161
Come un diamante taglia la pietra
in cui un tempo albergava
così può sbriciolarti il male
che tu stesso compi.
Cresce la presunzione e la brama degli stolti
con l’esigere immeritata autorità
riconoscimento e compenso;
la falsità colora la loro sete
vogliono esser visti
potenti e perspicaci.
Come un’ape raccogliendo il nettare
non nuoce né danneggia
il colore e il profumo del fiore
così il saggio si muove
nel mondo.
Non soffermarti sugli errori
e i difetti degli altri;
cerca invece di esaminare
con chiarezza i tuoi.
Non tua madre non tuo padre
né chiunque della famiglia
può darti dono più prezioso
di un cuore ben diretto.
E’ sempre un piacere
non avere a che fare con gli stolti.
Fa sempre bene incontrare chi è nobile d'animo
ed è una gioia viverci insieme.
Se compi un’azione salutare
falla di nuovo.
Gioisci nel ricordarla.
Il frutto della bontà è la contentezza.
Anche chi fa del male
può gioire
finché le sue azioni
non hanno dato frutti.
Ma maturati gli effetti
delle azioni
non potrà evitarne
le dolorose conseguenze.
Una mano senza ferite
può maneggiare il veleno
e non subire danno;
così il male non tocca
chi non lo compie.
Se con intenzione fai male
a una persona innocente
una persona pura e senza macchia
il male si ritorcerà contro di te
come sottile polvere gettata nel vento.
Alcuni rinascono come esseri umani
chi fa del male rinasce in un inferno
chi fa del bene nella beatitudine
e il puro entra nella terra senza sentieri.
Non c’è luogo sulla terra
non caverna di montagna
non oceano né cielo
dove sfuggire le conseguenze
delle cattive azioni.
Non c’è luogo sulla terra
non caverna di montagna
non oceano né cielo.
ci veglieremo solleciti
giorno e notte.
158
E' saggio
consolidare se stessi
prima di dare indicazioni agli altri.
159
Il più difficile dei discepoli siamo noi stessi.
Pratica quello che insegni:
doma te stesso
prima di cercare di domare altri.
160
In verità è su di noi
che possiamo contare;
come contare
su qualcun altro?
E' un raro rifugio
arrivare ad affidarci
a noi stessi.
161
Come un diamante taglia la pietra
in cui un tempo albergava
così può sbriciolarti il male
che tu stesso compi.
Cresce la presunzione e la brama degli stolti
con l’esigere immeritata autorità
riconoscimento e compenso;
la falsità colora la loro sete
vogliono esser visti
potenti e perspicaci.
Come un’ape raccogliendo il nettare
non nuoce né danneggia
il colore e il profumo del fiore
così il saggio si muove
nel mondo.
Non soffermarti sugli errori
e i difetti degli altri;
cerca invece di esaminare
con chiarezza i tuoi.
Non tua madre non tuo padre
né chiunque della famiglia
può darti dono più prezioso
di un cuore ben diretto.
E’ sempre un piacere
non avere a che fare con gli stolti.
Fa sempre bene incontrare chi è nobile d'animo
ed è una gioia viverci insieme.
Se compi un’azione salutare
falla di nuovo.
Gioisci nel ricordarla.
Il frutto della bontà è la contentezza.
Anche chi fa del male
può gioire
finché le sue azioni
non hanno dato frutti.
Ma maturati gli effetti
delle azioni
non potrà evitarne
le dolorose conseguenze.
Una mano senza ferite
può maneggiare il veleno
e non subire danno;
così il male non tocca
chi non lo compie.
Se con intenzione fai male
a una persona innocente
una persona pura e senza macchia
il male si ritorcerà contro di te
come sottile polvere gettata nel vento.
Alcuni rinascono come esseri umani
chi fa del male rinasce in un inferno
chi fa del bene nella beatitudine
e il puro entra nella terra senza sentieri.
Non c’è luogo sulla terra
non caverna di montagna
non oceano né cielo
dove sfuggire le conseguenze
delle cattive azioni.
Non c’è luogo sulla terra
non caverna di montagna
non oceano né cielo.
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