I nostri pensieri divengono il nostro mondo. Noi diventiamo ciò che pensiamo. Questo è l'eterno mistero. (Maitri Upanisad)
mercoledì 12 ottobre 2011
Yama e Niyama: le prime "membra" dello Yoga
YAMA
"freni", autocontrollo, comportamenti verso gli altri
Aimsha
nonviolenza: non farsi del male, non fare del male a nessun essere vivente, essere consapevoli del ferire e del ferirsi
Satya
veridicità: vivere nella verità, in una relazione con la realtà semplice e non artefatta
Asteya
non appropriazione: abbandonare il deisderio di appropriarsi di esseri viventi, oggetti, pensieri
Brahmacarya
continenza: vivere con moderazione nalla coscienza della non-dalità, riconoscere il divino in ogni essere e in ogni cosa
Aparigraha
non attaccamento: non accumulare beni materiali e immateriali
NIYAMA
"osservanze", discipline, comportamenti verso se stessi
Saucha
purezza: purificazione del corpo e dello spirito
Samtosa
contentamento: gioia, raggiungere la suprema felicità con l'accontentarsi
Tapas
volontà cosciente: ardore di elevarsi spiritualmente, vigore nel sopportare i contrasti
Svadhyaya
studio: lettura dei testi, studio di sé e dei modi di ricongiungersi al Sé
Isvara Pranidhana
abbandono al divino
per approfondire:
patanjali: yoga sutra
sivananda: la disciplina yogica
upanisad: yama e niyama
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Semplice e efficace spiegazione. Buon articolo.
RispondiElimina